La
toxoplasmosi è diffusa tra milioni di persone in ogni parte del mondo.
È provocata
da un protozoo chiamato Toxoplasma gondii
che può vivere solo all’interno di cellule.
La
toxoplasmosi è asintomatica se contratta da soggetti immunocompetenti, ma può
provocare gravi problemi come:
- · Aborto
- · Complicanze alla nascita
- · Ritardo mentale, gravi problemi oculari (retinocorioidite), auricolari e altre anomalie in bambini infettati per via congenita,
- · Gravi manifestazioni cliniche (encefalite) spesso fatali in soggetti immunocompromessi.
- · Oltre a questo determina rilevanti perdite economiche in allevamenti di piccoli ruminanti e suini.
CICLO
BIOLOGICO
Il ciclo
del parassita Toxoplasma gondii è
molto complesso e prevede 2 fasi.
1. FASE SESSUATA.
Si svolge solo ed esclusivamente all’interno delle cellule dell’ospite
definitivo rappresentato dal gatto domestico o da felidi selvatici. Essi sono
definiti anche ospiti completi poiché, oltre agli stadi sessuali, albergano
anche gli stadi asessuali (ciclo extra intestinale) del protozoo.
2. FASE ASESSUATA:
detta anche EXTRAINTESTINALE. È una fase a carattere invasivo, che si svolge in
diversi tessuti degli ospiti sia intermedi che definitivi. Gli ospiti intermedi
sono circa 200 specie di mammiferi, uomo compreso, e 62 specie di uccelli
sparsi in tutto il mondo.
RIPRODUZIONE
ASESSUATA
Gli ospiti
intermedi ingeriscono le forme infettanti del parassita che sono tre:
-
tachizoiti
-
bradizoiti
-
sporozoiti
Questi elementi infettanti oltrepassano la barriera
intestinale dell’ospite intermedio e danno il via alla fase asessuata e
moltiplicandosi nei vari tessuti corporei.
RIPRODUZIONE
SESSUATA
Nei felini Toxoplasma gondii, oltre a riprodursi a
livello extra intestinale in maniera asessuata, si riproduce per via sessuata a
livello intestinale.
Con le feci
il felino elimina nell’ambiente forme ancora immature del parassita dette
oocisti.
Da notare
il fatto che solo durante la prima infezione il gatto elimina le oocisti poiché
successivamente acquisisce un’immunità specifica per questo parassita (anche se
studi recenti hanno dimostrato che in particolari condizioni potrebbe avvenire
una nuova infezione). Queste oocisti vengono eliminate per un breve periodo di
tempo, circa 2 settimane, e per maturare hanno bisogno di ossigeno e
temperature tra i 35 e i 4°C da 1 a 5 giorni. Le oocisti mature possono
rimanere attive nel suolo per più di un anno.
L’oocisti
matura viene poi ingerita da un ospite intermedio la cui risposta immunitaria porta
alla formazione di cisti, contenenti bradizoiti, che si localizzano soprattutto
a livello di muscolo scheletrico e tessuto nervoso.
COME SI
TRASMETTE?
Le vie di
trasmissione sono due:
1- Ingestione
di oocisti: ingestione di erba, mangimi e acqua contaminati, contatto con terra
contaminata. Le cisti si vengono a trovare nei tessuti di animali da carne,
soprattutto suini, pecore e capre, mentre è raro reperirle nelle carni di
bovino. Oltre all’ingestione di carni crude o poco cotte, anche il
maneggiamento di carni infette può essere pericoloso. Si è infatti notato un
maggior numero di casi di infezione tra gli addetti alla macellazione degli
animali.
2- Trasmissione
congenita: i tachizoiti non sono in grado di sopravvivere al di fuori dell’organismo
dell’ospite e vengono distrutti dalle secrezioni gastriche. Per questo motivo
sono i responsabili della trasmissione dalla madre al feto. Possono essere
anche responsabili di trasmissione in caso di trapianto di organi o midollo
osseo. I tachizoiti possono essere presenti anche nel latte e in particolari si
sono rilevati casi di toxoplasmosi umana in seguito al consumo di latte di
capra crudo. La pasteurizzazione del latte comunque garantisce l’eliminazione
del parassita.
E NELL’UOMO
COME SI PRESENTA LA TOXOPLASMOSI?
La
trasmissione dell’infezione dalla madre al feto avviene solo se la madre viene
a contatto con il parassita per la prima volta mentre è in gravidanza.
Per questo
motivo è importante effettuare un controllo, prima di una eventuale gravidanza,
per verificare se la futura madre sia già entrata in contatto con il parassita
e quindi sia immune.
Si ricorda
che il Servizio Sanitario Nazionale prevede l’esecuzione gratuita del test, su
richiesta del medico curante, per le donne che hanno intenzione di intraprendere
una gravidanza.
Per quanto riguarda
il resto della popolazione, i soggetti immunocompetenti raramente manifestano
una forma acuta data da linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi) e
generalmente la patologia è autolimitante.
In pazienti
immunocompromessi, affetti da AIDS o sottoposti a trapianto, invece, l
toxoplasmosi acuta o riattivata può dare sintomatologia grave come encefaliti,
miocarditi e polmoniti. È da notare che il 3-20% di pazienti affetti da AIDS
muore in seguito a infezione da toxoplasmosi.
COSA FARE
PER EVITARE DI CONTRARRE LA TOXOPLASMOSI?
- · La carne andrebbe sempre consumata dopo adeguata cottura o dopo congelamento ad almeno -12°C. Da notare che la cottura a microonde non garantisce la totale eliminazione dei toxoplasmi.
- · L’affumicatura, la salatura e l’essicamento, se correttamente eseguiti sono in grado di distruggere le cisti di toxoplasma, mentre per gli “insaccati” non c’è garanzia.
- · Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone dopo aver maneggiato carni crude e lavare accuratamente anche gli utensili usati per lavorare la carne cruda.
- · Lavare accuratamente le verdure.
- · La terra va maneggiata con i guanti durante le pratiche di giardinaggio e/o orticoltura.
- · La lettiera del gatto deve essere pulita e disinfettata ogni giorno maneggiandola con i guanti in caso di gravidanza in corso.
- · Evitare di somministrare carne cruda o poco cotta agli animali domestici.
SONO
INCINTA, COME MI COMPORTO CON IL MIO GATTO?
Il prudente
contatto con il gatto domestico, specialmente se vive soprattutto in casa e
viene alimentato con alimenti commerciali, è dimostrato non essere
assolutamente pericoloso.
Si ricorda
che il gatto può eliminare toxoplasma solo una volta nella vita e che le oocisti
contenute nelle feci devono maturare a temperature tra i 35 e i 4°C da 1 a 5
giorni e successivamente venire ingerite.
Ovviamente
anche il contatto con tutti gli altri animali domestici, che fungono solo da
ospiti intermedi del parassita, non rappresenta un pericolo. È stato dimostrato
che nemmeno il contatto con il pelo del gatto infetto.
È UTILE
SAPERE SE IL MIO GATTO È POSITIVO PER LA TOXOPLASMOSI?
Non esiste
una correlazione tra la presenza di anticorpi specifici per Toxoplasma gondii nel gatto e l’escrezione
di oocisti. Non ha quindi senso eseguire test sierologici nel gatto con lo
scopo di avere sicurezza circa la possibilità dell’eliminazione di oocisti da
parte dell’animale.
IN
CONCLUSIONE
Siete
future mamme o pensate di diventarlo? Siete futuri papà e siete preoccupati per
la vostra compagna perché avete uno o più gatti che vivono con voi?
NON
SFRATTATE I POVERI GATTI! NON NEGATE LORO LE COCCOLE QUOTIDIANE!
State
tranquilli! È molto più facile contrarre la Toxoplasmosi maneggiando terra,
mangiando verdure poco pulite o carni crude o poco cotte.
Per i
vostri mici è sufficiente rispettare le normali norme igieniche.
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